05/08/2018
Una festa dedicata all’antico Riccio di Parma

Domenica 12 agosto Traversetolo è stato protagonista di un’intera giornata dedicata all’antico pomodoro Riccio di Parma e alla sua storia. Così con la terza edizione della festa, il centro del paese si è nuovamente tinto di rosso. Dal mattino alla sera in piazza Fanfulla si è potuta ammirare una mostra-mercato con oltre duecento varietà di pomodoro non solo locali ma di diverse parti del mondo, provenienti dal campo-collezione della Centrale della Frutta di Bannone di Traversetolo: forme diverse e colori differenti, dal rosso al giallo, dal verde al nero, passando per il rosa e lo striato. E tra questi anche il Riccio, dalla polpa rossa, carnosa e saporita, costoluta e appiattita ai poli che, oltre ad essere consumato nel periodo estivo in insalata, venne utilizzato su larga scala per la produzione di passata fino agli anni Cinquanta, per essere sostituito poi da pomodori più adatti alla lavorazione industriale. Fu il professor Carlo Rognoni che a Panocchia nell’Ottocento iniziò a selezionare le qualità migliori di pomodoro e a realizzare le prime prove di trasformazione del prodotto in conserva. Sono le terre rosse della Pedemontana parmense, dal torrente Enza al Baganza, il luogo ideale per la coltivazione di questa varietà. Ed è qui che ancora oggi, come una volta, quattro aziende agricole, appartenenti all’Associazione Agricoltori Custodi del pomodoro Riccio, coltivano e raccolgono a mano in regime di agricoltura biologica il Riccio. E sono, oltre alla Centrale della Frutta: Colla di Corcagnano, La Torre di Pilastro di Langhirano e Zavabio di Mamiano che durante la giornata hanno dato la possibilità di assaggiare e acquistare i propri pomodori sia freschi che trasformati in passata. Una giornata davvero ricca di iniziative e di contributi, a cominciare dal convegno organizzato alle 10 in Corte Agresti, dedicato agli antichi pomodori di Parma che ha messo in luce, attraverso i sempre interessanti interventi di relatori del settore, l’importanza della biodiversità e della sostenibilità, dove un prodotto come il pomodoro Riccio, patrimonio di tutti, va preservato ed è un esempio per la valorizzazione di un territorio.
Un itinerario ricco e goloso anche nei punti ristoro del paese che si sono sbizzarriti nel presentare il pomodoro Riccio nelle più svariate ricette: dalla classica Caprese al gelato, passando per gli gnocchi e le piadine. Lungo le vie presenti anche bancarelle con prodotti agricoli di “Campagna Amica” della Coldiretti, un’esposizione di modellini e giochi, una mostra d’arte e illustrazione a tema, musica della tradizione ma anche accensione di trattori d’epoca e mezzi agricoli serviti per la dimostrazione dell’antico rito della trebbiatura. A chiudere la serata, alle 22 in piazza Vittorio Veneto, il concerto gratuito della giovane Federica Carta, ex concorrente del talent show “Amici”. Una festa annuale sentita e seguita, per valorizzare il Riccio e i suoi “fratelli”, che soddisfa l’aumentato interesse nei confronti della biodiversità e della qualità dei prodotti che consumiamo, secondo la filosofia che anima il progetto Rural: mettere in sicurezza la biodiversità vegetale e animale per il futuro.