Consorzio
Fungo di borgotaro IGP
Fungo di borgotaro IGP
Consorzio per la Tutela I.G.P.
del Fungo di Borgataro
Via Nazionale, 90
43043 Borgo Val di Taro
Parma
0525.90155
www.fungodiborgotaro.com
info@ fungodiborgotaro.com
del Fungo di Borgataro
Via Nazionale, 90
43043 Borgo Val di Taro
Parma
0525.90155
www.fungodiborgotaro.com
info@ fungodiborgotaro.com



Queste nostre valli custodiscono uno dei prodotti più prelibati ed eccellenti d’Europa, il “fungo di Borgotaro IGP”, ovvero la prima IGP ad essere stata riconosciuta in Italia e attualmente unico micete a marchio di qualità in tutta Europa. La bontà del porcino di Borgotaro è nota da secoli, almeno dal 700, come dimostrato da un documento di Alberto Cassio, e alla fine dell’800, la sua fama arriva oltreoceano, “esportato” da molti emigranti delle nostre valli.
Il suo nome viene attestato in alcuni documenti storici; il toponimo è “Borgotaro”, che non è “Borgo Val di Taro”, nome del paese; probabilmente Borgotaro ha una valenza più ampia, di area, senza un riferimento specifico al capoluogo valtarese. Inoltre a Borgo Val di Taro esisteva, fin da fine 800, il mercato settimanale del fungo: dalle montagne limitrofe scendevano uomini e donne con le federe bianche colme di porcini essiccati per recarsi a “Porta Portello”, per la compravendita dei miceti. La realizzazione della ferrovia (inaugurata nel 1894) ha dato un notevole impulso all’esportazione del porcino, consacrando Borgotaro come centro commerciale del mercato fungino delle nostre valli. Il Consorzio è nato nel 1995 con l’intento di tutelare, promuovere e valorizzare il prodotto e il territorio. La fama del Fungo di Borgotaro non è solo a livello culinario ma è anche legata alla passione di migliaia di cercatori provenienti da ogni parte d’Italia che frequentano i boschi del comprensorio nei mesi di settembre ed ottobre e che vivono l’esperienza e l’emozione della raccolta. Per far fronte ad un’invasione indiscriminata dei boschi (con conseguente distruzione dell’ecosistema fungo-pianta) dagli anni '60 le Comunalie, che rappresentano le maggiori proprietà boscate a vocazione fungina del comprensorio, hanno istituito apposite riserve per la raccolta dei funghi.
Porcino di borgotaro
Il porcino di Borgotaro IGP è considerato superiore per qualità organolettiche, olfattive ed aromatiche, rispetto ad altri provenienti da diverse zone sia italiane sia estere; il prodotto è rappresentato dal carpoforo (ossia il frutto) di quattro specie di Boletus (B. edulis, B. aestivalis, B. pinophilus e B. aereus) allo stato fresco ed essiccato, raccolto nei boschi all’interno di un’area delimitata che comprende i territori dei Comuni di Albareto, Bedonia, Berceto, Borgo Val di Taro, Compiano e Tornolo (in provincia di Parma) e Pontremoli e Zeri (in provincia di Massa Carrara). Allo stato fresco, il Fungo IGP viene immesso sul mercato in confezioni di legno di dimensioni “grandi” (50 x 30 cm, che contengono circa 3 kg di prodotto) o “piccole” (25 x 30 cm); il contenuto viene chiuso con una retina e sigillato, per impedire la manomissione del prodotto. Allo stato essiccato, il Fungo IGP viene immesso sul mercato in confezioni sigillate da 20, 50, 100 e 200 gr, delle migliori qualità commerciali previste dalla legge, ovvero “Extra”, “Speciali” e “Commerciali”. è un prodotto sicuro dal punto di vista della qualità e dell’autenticità; infatti, per potersi fregiare del marchio, deve soddisfare l’insieme dei requisiti necessari alla certificazione, requisiti che vengono verificati da un organismo terzo e incaricato ufficialmente di effettuare i controlli.
